L'INTERVISTA

RENZO RAMELLI RICERCATORE DELL' IRSOL

Attività divulgativa coordinata e potenziata dal futuro Centro Astronomico del Locarnese

La cupola evoca subito la ricerca scientifica professionale. E proprio per questo la Specola Solare Ticinese è stata fondata, quasi mezzo secolo fa. In questi anni però è diventata, insieme all' Istituto per le Ricerche Solari di Locarno (IRSOL), un polo di aggregazione per gli amanti del cielo. Qui è cresciuta più di una generazione di appassionati, alcuni dei quali hanno poi deciso di dedicare la propria vita agli studi scientifici. Per fare il punto sullo stato della divulgazione nel Locarnese abbiamo incontrato Renzo Ramelli, ricercatore dell' IRSOL e vincitore l'anno scorso del Premio Schläfli per i suoi studi sui raggi cosmici.

Dottor Ramelli, qual è l'attività divulgativa dei due osservatori di Locarno?

"Al momento si svolgono le serate di osservazione nell'ambito dei corsi di astronomia dei corsi per adulti del DECS, le visite di scolaresche e anche alcuni incontri per gruppi a richiesta".

Tutto questo è sufficiente?

"Secondo noi no, però non possiamo fare di più, perché la nostra attività fondamentale è la ricerca, alla quale bisogna aggiungere le incombenze amministrative".

Insomma vorreste ma non potete. Quindi...?

"...quindi vogliamo potenziare l'attività divulgativa coinvolgendo alcuni astrofili volontari, che hanno offerto la propria disponibilità".

Gli strumenti ci sono?

"Sì. In particolare possiamo contare sul nuovo telescopio Maksutov con un obiettivo da 30 centimetri che, insieme a una camera CCD, ci è stato prestato dalla Società Astronomica Ticinese. Controllato elettronicamente, è uno strumento ideale per le serate divulgative ma anche per piccole ricerche che introducano i giovani all'astronomia amatoriale. Siccome le persone le abbiamo e gli strumenti pure, abbiamo deciso di fondare il CAL".

Il CAL?

"Il Centro Astronomico del Locarnese". Non rischiate di esagerare, con una nuova associazione?

"No, perché non è così che va inteso il CAL, che nasce dalla collaborazione fra la Specola e l' IRSOL con l'intenzione di coordinarne e potenziarne le attività di divulgazione sotto un'unica denominazione".

Quali sono i vostri programmi?

"Per il momento siamo solo a livello di progetto, che perfezioneremo nelle prossime settimane. In generale, però, pensiamo di organizzare delle serate aperte al pubblico. Siccome vogliamo insistere sulla qualità più che sulla quantità, le faremo a numero chiuso, in modo da permettere a tutti di godersi le osservazioni con calma. Poi vorremmo organizzare delle giornate delle porte aperte, la più importante delle quali sarà nel 2007, quando festeggeremo i 50 anni della Specola e l' Anno Internazionale dell' Eliofisica. Infine pensiamo ad alcune conferenze al Liceo di Locarno, per informare i giovani interessati alle materie scientifiche sulle possibilità dell'astronomia amatoriale".

E poi?

"Poi si vedrà. Dalle esperienze che faremo vedremo come far evolvere il CAL".

 

Marco Cagnotti

 

Articolo apparso su Il Corriere del Ticino

 

Lunedì 13 febbraio 2006


 

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