Il
tema sarà affrontato oggi alle 20.30 al Centro Stefano
Franscini di Ascona dall’astrofisico solare Egidio Landi
Degl’ Innocenti, nell’ambito del Solar Polarization
Workshop. Lo abbiamo incontrato per qualche anticipazione
’’
L’
INTERVISTA
Professore,
nel corso dei milioni di anni di storia della Terra il clima è
cambiato? «Certamente.
Vi sono state glaciazioni e, nel loro interno, periodi
glaciali e periodi interglaciali. Oggi per esempio viviamo in un
periodo interglaciale dell’ultima glaciazione che è
iniziata circa 40 mila anni fa…».
Siamo
in una glaciazione? Non si direbbe: il clima è mite.
«Sì,
ma per glaciazione si intende un’epoca in cui sono presenti
calotte di ghiaccio ai poli della Terra. All’interno
di questa glaciazione, noi siamoinunperiodointerglaciale,
in cui fa un po’ meno freddo. Ma vi furono pure epoche in
cui vi era assenza totale di ghiacci sul pianeta. Insomma, il
clima è cambiato in passato: questo è un fatto di
cui siamo certi grazie agli studi sulla geologia, sul territorio,
sulle stratificazioni dei ghiacci». Per
quale motivo il clima è variabile? «Sono
stati individuati vari fattori che contribuiscono al
raffreddamento o al riscaldamento. Anzitutto le
variazioni nella composizione dell’atmosfera. Poi i
movimenti delle masse continentali. Vi è pure un
contributo del vulcanismo. Inoltre vanno considerate le
cause astronomiche, come i cambiamenti dei parametri orbitali
della Terra: l’inclinazione dell’asse di
rotazione rispetto all’eclittica, l’eccentricità
dell’orbita intorno al Sole, il momento in cui la Terra
si trova alla distanza minima dal Sole, che cambia rispetto
alla data dell’equinozio. E infine, appunto, il Sole, ossia
le variazioni dell’irraggiamento della nostra stella.
Ciascuna di queste cause può predominare, in certi
periodi, sulle altre. E ci possono anche essere fenomeni di
retroazione. Per esempio, se le calotte glaciali si espandono
cambia la riflettività, sulla Terra si deposita
meno energia e la temperatura si abbassa ulteriormente,
provocando
un’ulteriore espansione delle calotte».
Quindi
anche il Sole cambia? «Sì,
il Sole viene da tempo monitorato con regolarità per
misurarne l’irraggiamento. Di particolare
importanza sono le misure raccolte dallo spazio, ma possiamo
ricostruire l’andamento dell’attività
solare fin da quando si cominciò a osservarlo al
telescopio, nel Seicento, e si scoprì che il Sole
possiede un ciclo di attività di 11 anni. Oggi sappiamo che
le variazioni dell’irraggiamento in tempi recenti sono
di poche parti su mille». Ciò
che è sicuro è che il clima terrestre sta
cambiando anche ora: c’è un riscaldamento globale. In
che misura il Sole è responsabile del fenomeno?
«Il
clima viene studiato scientificamente da circa 150 anni. Dal
1850 al 2000 si è constatato un aumento della temperatura
media pari a un grado. Ebbene, fino alla fine degli anni settanta
quest’aumento può essere spiegato
con
l’attività solare». E
poi? «
E poi, a partire dal 1980, c’è un aumento della
temperatura, quantificabile in mezzo grado, che non può
essere giustificato dalla variabilità solare».
Ci deve
quindi essere un’altra causa. «Secondo
la maggior parte dei climatologi la spiegazione va
cercatanell’aumento dei gas che provocano
l’effetto serra, immessi nell’atmosfera dalle
attività umane. In sostanza, l’effetto antropico è
la spiegazione
più verosimile». Però
non tutti sono d’accordo. «È
vero: anche fra i climatologi ci sono dei dissidenti, che
ritengono che anche questa variazione abbia comunque una
causa naturale». Lei
che cosa ne pensa? «Io
penso che forse non conosciamo abbastanza bene la fisica
dell’atmosfera e che forse davvero c’è una
spiegazione naturale, diversa dal contributo antropico.
Però è un fatto che finora nessuno è ancora
riuscito a fornire un’alternativa seria,
scientificamente valida».
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