Venere sul Sole, una volta nella vita

L' 8 giugno un evento eccezionale che l'Irsol sfrutterà a dovere

Nel lontano 1639 il parroco inglese e matematico Jeremiah Horrocks vide ciò che probabilmente mai prima di allora un essere umano aveva visto: il disco nero e perfettamente circolare di Venere che transitava su quello solare. Le sue osservazioni e quelle di altri studiosi che videro il fenomeno nel 1761, 1769, 1874 e 1882 permisero di determinare in modo sempre più accurato distanze astronomiche, in particolare la distanza Terra- Sole.

Oggi, come spiega il dottor Michele Bianda dell'Istituto ricerche solari di Locarno ( Irsol), tramite misure radar si ottengono dei dati nettamente più precisi rispetto a quelli ricavabili dall'osservazione durante il transito.

Ciononostante, il passaggio di Venere sul disco solare che sarà visibile l' 8 giugno interesserà particolarmente l'Irsol. Infatti l'istituto locarnese, in collaborazione con l'Istituto di astronomia del Politecnico di Zurigo ( diretto dal professor J. O. Stenflo) misurerà la luce solare diffusa dall'atmosfera venusiana durante il transito. Si potrà così misurare la polarizzazione del disco di Venere e delle sue immediate vicinanze. A questo scopo verrà utilizzato il polarimetro Zimpol ( Zürich imaging polarimeter), costruito dall'Istituto di astronomia del Poli di Zurigo, che è il miglior polarimetro solare tuttora esistente.

L'obiettivo di queste osservazioni è la raccolta di nuovi dati per l'identificazione e lo studio di pianeti che ruotano attorno ad altre stelle. Finora i pianeti extrasolari sono conosciuti solo indirettamente grazie alla misura della velocità radiale delle stelle. La luce emanata dalle stelle confonde però quella riflessa dai pianeti, ma questi ultimi possono essere individuati grazie al loro alto grado di polarizzazione. L'Irsol ha quindi l'occasione unica di misurare la polarizzazione di un pianeta in una situazione che si ripresenterà solo nel 2117. L'evento sarà seguito in modo particolare dal Politecnico; la pagina www. venustransit. ethz. ch sarà dedicata all'evento. Oltre a varie brevi informazioni si potranno seguire in diretta immagini dai telescopi situati a Zurigo e all'Irsol. Alle 10 dell' 8 giugno è inoltre prevista un'intervista al professore Stenflo ( visibile su Internet) che commenterà il passaggio di Venere e i primi risultati delle sue misure. È dunque il caso di approfittarne: c'è l'occasione di assistere a un evento che non ci capiterà mai più nel corso della vita ( il transito del 2012 sarà visibile in Svizzera solo per un breve intervallo di tempo). Il fenomeno avrà inizio alle 7.20 e terminerà alle 13.24.

Venere transiterà con una velocità di 3.000 km al minuto, apparendo come un disco nero 30 volte più piccolo di quello solare.

Importante è comunque ricordare che l'osservazione del transito di Venere va eseguita con le stesse precauzioni adottate per una eclissi di Sole: un'adeguata protezione agli occhi. Improvvisazioni come il metodo del vetro affumicato, l'impiego di carte metalliche plastificate o l'uso di pellicole fotografiche annerite sono assolutamente da evitare perché potenzialmente molto pericolose. Il metodo migliore di osservazione è quello della proiezione dell'immagine solare su una superficie bianca. La Società astronomica ticinese invita la popolazione a seguire il fenomeno in uno dei punti di ritrovo del Cantone. Un esperto sarà presente sul posto per permettere di assistere al transito in tutta sicurezza. Nel sito dell'Irsol ( www. irsol. ch) è segnalata la pagina della Società astronomica ticinese, che indica tutti i luoghi di ritrovo per l'osservazione del fenomeno.

 

Articolo di di Ivan Bugada apparso su La Regione

 

Sabato 5 giugno 2004


 

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